Maine, 1946. Un bancario condannato per l’omicidio della moglie viene rinchiuso nel duro carcere di Shawshank. Lo aiuteranno la sua abilità con i conti e l’amicizia con un detenuto nero. Uno dei migliori adattamenti di Stephen King e il più bel film carcerario degli anni Novanta. Grazie alla fotografia di Deakins e a una messa in scena di classico rigore, l’esordiente Darabont riesce a far sentire il lento passare del tempo senza cadere nel patetico, a raccontare vittime e aguzzini senza scivolare nel grand guignol. Robbins e Freeman oltre ogni elogio.